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sabato 31 gennaio 2015

CARTA CANTA (IN ITALIANO!) - PARTE 2: LA NOTTE DEL PRESEPE VIVENTE



Salve a tutti e benvenuti in questa seconda parte della tripletta di recensioni dedicate al fumetto made in Italy! In questo "episodio", andrò ad analizzare un fumetto dai toni fortemente satirici e anticlericali: insomma, qualcosa che sembra fatto apposta per me! Sto parlando de La notte del presepe vivente di Davide La Rosa, creatore anche di Suore Ninja (che, tra l'altr, vi consiglio caldamente).

Ma passiamo subito alla trama di questo fumetto super-anticonvenzionale!
Abaco è un giovane che studia astronomia a Bologna. Per le vacanze di Natale torna però a Laglio, il suo paesino d'origine. Poiché Abaco è l'unico ateo di tutto il paesello, e con grande disappunto di genitori e compaesani, salta la messa natalizia per andare nel bosco a osservare le stelle col suo telescopio. Ed è proprio in questo frangente che il nostro antieroe vede un meteorite radioattivo che si abbatte sul presepe cittadino, animandolo e rendendone i vari personaggi mostri che cercano di distruggere Laglio...

Niente, la trama finisce qui. Mica posso dirvi come va a finire, sennò che gusto c'è?!

La splendida copertina!
Comunque! Concludendo, La notte del presepe viventeè un fumetto assolutamente esilarante, anticlericale e quanto più lontano dal "politicamente corretto" possiate immaginare. E quindi, non posso che consigliarvi questo piccolo gioiellino nostrano.

DETTAGLI TECNICI:
  • Autore: Davide La Rosa
  • Casa editrice: Star Comics
  • Copertina: Flessibile
  • Sovracoperta: Sì
  • Numero volumi: Volume unico
  • Prezzo: 6 €

GIUDIZIO PERSONALE:
  • Disegni: 6.5
  • Caratterizzazione personaggi: 7.5
  • Colpi di scena: 7.5
  • Finale: 8
  • Prezzo: Medio-basso
  • Voto finale: 8-
- Xenya-

mercoledì 28 gennaio 2015

CARTA CANTA (IN ITALIANO!) - PARTE 1: SACRO/PROFANO


Salve a tutti e bentornati nell'Antro! Poiché questo è il primo post del 2015, colgo l'occasione per farvi tantissimi auguri di buon anno! ^^
Chiedo scusa per la mia prolungata assenza, ma sono successe un bel po' di cose e ho avuto molto a cui pensare in questo periodo. Ma ora sono tornata più carica che mai, con una tripletta di recensioni completamente dedicata alla letteratura (fumettistica) nostrana!
Chi mi conosce sa che sono un'esterofila di quelle convinte, tuttavia non è necessario oltrepassare i confini dell'Italia per trovare opere cartacee degne di nota. E dunque, partiamo subito con la recensione di Sacro/Profano!

Copertina del primo volume.
Sacro/Profano è un fumetto italiano ideato ed illustrato dalla partenopea Mirka Andolfo. Nello specifico parliamo di un web comic, ovvero un fumetto nato sul web e successivamente stampato su carta.
La storia è molto semplice: l'angioletta Angelina si innamora del diavolo Damiano. Lei è innamoratissima, ma non vuole cedergli la sua verginità fino al matrimonio (infatti, vorrebbe sposarsi e avere dei figli). Lui invece è (oh, beh,,, diciamo che crede di essere) un impenitente dongiovanni!
Tutto il fumetto si basa sulle gag della malassortita coppia e dei personaggi secondari che vi ruotano intorno.

Nonotante un buon 85 % delle scenette e battute siano di natura sessuale, il tocco femminile è fortemente presente, rendendo il tutto molto simpatico e smorzandone la volgarità. Inoltre, tutti i personaggi (sia i protagonisti che quelli secondari) sono ottimamente caratterizzati e "umani", rendendo la storia di Angelina e Damiano piuttosto credibile (ali e corna a parte).
Per quanto riguarda la trama non posso svelarvi altri particolari, per evitarvi possibili spoiler; tuttavia, vi ricordo che l'opera non è ancora conclusa. Infatti i primi due volumi (Inferno e Purgatorio) sono già usciti, mentre manca il terzo albo, che sarà anche quello conclusivo. Nel frattempo, comunque, potete gustarvi l'artbook "Affreschi d'Inferno".

Una delle prime scene (ovviamente non inedita :P).
Ok ho cercato di essere il più concisa e analitica possibile (questo sarà comunque un trittico di positivo!
recensioni, quindi non voglio che vengano troppo lunghe), però il mio parere personale è assolutamente
Consigliato? Super-consigliato! Anche perché, per una volta, mi sento sinceramente di porre l'accento su un prodotto italiano validissimo. Promuovete la subcultura nostrana: ne vale la pena! *Alza i pollici*

DETTAGLI TECNICI:
  • Autore: Mirka Andolfo
  • Casa editrice: Edizioni Dentiblù
  • Numero volumi: 3 (in corso)
  • Copertina: Cartonata
  • Sovracoperta: No
  • Prezzo: 12 €
  • Rating: Giallo

GIUDIZIO PERSONALE:
  • Disegni: 8
  • Trama: 7
  • Caratterizzazione personaggi: 7.5
  • Finale (per ora :D): 8
  • Prezzo: Alto
  • Totale: 8-
-Xenya-

Ps: Il disegnino sopra è stato fatto da me stessa medesima, e sarà anche la nostra mascotte per le nostre 3 recensioni a tema patriottico! Salutate la vostra Xenya in versione chibi u.u

lunedì 27 ottobre 2014

ERRATA CORRIGE - La crociata degli Innocenti



Per la serie "Tutti possono sbagliare", devo fare una correzione riguardante il manga La crociata degli innocenti, di cui ho parlato qualche post addietro.

Ho scritto che la serie è composta di soli tre volumi, ma non è proprio così: tre sono i tankobon originali dell'edizione giapponese, mentre quella italiana sarà composta di sei volumetti.

Tutto il resto che ho scritto nella recensione (trama, dettagli tecnici e voto personale) resta comunque valido.

Mi scuso per l'errore!

-Xenya-

venerdì 24 ottobre 2014

I guardiani della galassia: una piacevolissima cialtronata.

I nostri 5 eroi, in ordine: Gamora, Rocket Racoon, Starlord, Groot e Drax.


Salve! Torno adesso dal cinema e non posso esimermi dallo scrivere una recensione sul film appena visto, appunto "I guardiani della galassia".

Senza fare spoiler, c'è poco da dire: è veramente un bel film, sicuramente uno dei migliori, che più rispecchia le aspettative che abbia sfornato casa Marvel.

La storia è un tumulto di azione, battute divertenti e mai stucchevoli o forzate, citazioni, risate e attimi di tensione che tengono lo spettatore inchiodato alla sedia, facendo letteralmente volare le 2 ore di spettacolo.

Ronan.
La Marvel ha completamente ignorato gli spiegoni, le scene noiose o troppo lunghe, rendendo la trama a suo modo credibile e coerente, con dei personaggi perfettamente inseriti e mai fuori luogo.
Un'altra cosa che si nota durante il film, è che nonostante sia una pellicola piena di battute, con dei personaggi assurdi ed estremamente fantasiosi, il livello di immersione è quasi totale, la sospensione di incredulità (il meccanismo che si innesca quando un film o una narrazione ci fanno sentire la storia come fosse "vera") non viene mai meno. In altri film dove il livello di immersione è minore invece non danno la stessa sensazione di realismo, per esempio al contrario Man in Black è un film dove spesso ci si sente estranei, perfettamente "consapevoli" del fatto che stiamo guardando un'opera di finzione cinematografica.

Breve sinossi:
Thanos.
I 5 protagonisti, ovvero Rocket Raccoon, Star Lord, Drax, Groot e Gamora, sono a loro modo 5 furfanti che si trovano tra le mani una delle 6 gemme dell'infinito, un antico artefatto in grado di distruggere pianeti interi, bramato sia da Thanos (il cattivo in combutta con Loki in Avengers) che da Ronan, un potente alieno che vuole assurgere al ruolo di divinità usando la gemma.
Il compito dei 5 eroi improvvisati sarà quello di evitare che una di queste entità malvage si impossessi della gemma.

Protagonisti:
Rocket Raccoon: un procione geneticamente modificato che ha subito un sacco di esperimenti da cavia di laboratorio, si guadagna da vivere facendo il cacciatore di taglie assieme a Groot.
Groot: uno strano alieno a forma di albero antropomorfo dall'animo simile a quello di un bebè, estremamente legato a Rocket.
Rocket Raccoon e Groot.
Star Lord: il suo vero nome è Peter Quill, un terrestre rapito da una nave aliena di cacciatori di tesori dal passato misterioso (che verrà in parte rivelato nel film).
Gamora: umanoide verde catturata in passato da Thanos e trasformata in una soldatessa spietata, all'inizio è al soldo di Thanos in attesa di potergli sfuggire.
Drax: un forzuto alieno a cui  Ronan ha sterminato la famiglia, desideroso di vendicarsi.

Giudizio complessivo:

Effetti: 9,5
Storia: 7
Colonna sonora: 9,5
Divertimento: 10

Non ho molto da aggiungere, non c'è stato un istante in cui mi sia venuto di guardare che ora fosse, anzi avrei potuto tranquillamente accettare un film di un'ora più lungo; la Disney ha bellamente fatto un'opera di solo fanservice e cialtronate (Cit. Ortolani) davvero notevole, stra-consigliato.

Allego anche il link del trailer, che non rende giustizia al film, altamente consigliato:
https://www.youtube.com/watch?v=PYcgR4iP8r8
Buona visione!

-Imrik-

mercoledì 22 ottobre 2014

Recensione: Seven days of Westerplatte

Westerplatte oggi ^^
Salve, oggi voglio parlare di un gioco da tavolo davvero benfatto: "Seven days of Westerplatte"

E' un gioco tedesco pubblicato dalla G3, che in Italia viene venduto con un manuale per le regole in italiano in aggiunte, quindi assicuratevi che ci sia^^.

La partita si svolge in un deposito militare polacco, che storicamente resistette all'invasione tedesca nella seconda guerra mondiale per 7 giorni, prima di essere occupato.
I giocatori collaborano contro il gioco per resistere appunto 7 giorni agli assalti dell'artiglieria del Reich.

Le meccaniche del gioco sono semplici da imparare e intuitive, ma questo non deve far pensare a un gioco facile, anzi tutt'altro. Seven days è uno stupendo strategico, dove ogni minima mossa deve essere calcolata con criterio e lungimiranza.

Plancia di gioco vuota
Come si gioca: la plancia è divisa in due parti, la prima è da dove arrivano le truppe tedesche, la seconda è quella dove si spostano le pedine dei giocatori. Ogni giocatore si sposta sulla plancia passando da un bunker all'altro, avendo una serie di azioni da fare: possiamo attivare il bunker con l'artiglieria, piazzare mine, attaccare direttamente le truppe nemiche, costruire barricate o ricaricarsi di munizioni.
Oltre a questo, alcune carte dei tedeschi abbassano il morale delle truppe polacche, rallentando la capacità di movimento o dando altri malus, aggiungendo ulteriore difficoltà.
A ogni turno di ogni giocatore, si pesca una carta tedesca e si posiziona dove indicato dalla carta stessa. Queste carte hanno una capacità di movimento, un attacco e una resistenza; il compito dei giocatori è chiaramente distruggerle prima che spacchino i bunker polacchi prima dei sette giorni che indicano la fine della partita. Ogni volta che si sconfigge una truppa, la carta che la indica viene posta al lato della plancia a formare un mazzetto, quando questo mazzetto arriva a 8 truppe morte, si passa al giorno successivo. Se si riesce a impedire che i bunker vengano distrutti prima della fine del settimo giorno, la storia è rispettata e si vince, in caso contrario la partita è persa.


Impressioni.
Ho apprezzato moltissimo questo gioco per vari motivi:
Ogni partita è rapida, sempre meno di un'ora, quindi se si perde per un'azione, c'è spesso il tempo di ritentare.
La componente della fortuna c'è, ma è molto limitata in quanto ogni decisione è presa dal gruppo, senza lanci di dadi o altro.
Plancia di gioco, in basso i tedeschi, in alto i bunker polacchi
E' impegnativo; caspita se lo è. A me piacciono i giochi difficili, così come trovo deludenti quelli troppo facili. Seven days of Westerpaltte è una vera sfida, anche a livelli  intermedi.
Spesso i collaborativi hanno 3 modelli di gioco: facile (di solito veramente banale, per non gamers),
medio (quasi interessante, utile per le prime 2-3 partite, per imparare) e difficile ( solitamente seriamente impegnativo e interessante). Seven days invece può modulare diverse opzioni, come il morale delle truppe, la disposizione dei bunker, le carte evento casuale e altro ancora, in modo da raggiungere la difficoltà desiderata, inoltre avviso che anche nella modalità più semplice è comunque una sfida impegnativa da non prendere alla leggera.
Ritengo questo gioco veramente un "giocone" da provare assieme ad amici strateghi, vi darà ottime soddisfazioni.

Buon gioco,

-Imrik-

sabato 18 ottobre 2014

"Si alza il vento", l'ultimo lavoro di Miyazaki

Locandina del film.
L'altra sera, io e Xenya ci siamo visti "Si alza il vento", l'ultimo prodotto dello Studio Gibli e a quanto pare, l'opera finale di Miyazaki, il quale ha dichiarato che sarà il suo ultimo lavoro prima del pensionamento volontario.

E' un film sicuramente intimo e profondo, che Miyazaki ha fatto evidentemente tenendo conto solo del proprio gusto e della propria vita, senza cercare il consenso del pubblico.
Non è facile giudicare questo film, perchè la narrazione è molto lenta, quindi genera un labile confine tra "intimo" e "noioso".

Trama
E' la storia di Jirō Horikoshi, un ragazzo giapponese nato all'inizio del '900 che ha la passione per gli
Jirō, il nostro protagonista.
aerei. 

Jirō da ragazzo fa spesso dei sogni, il primo dove una gigantesca aeroenave abbatte il suo aereoplano, gli altri sono invece dei dialoghi con il progettista italiano Caproni, che lo spinge verso la produzione di aerei.
Il film affronta il decennio tra gli anni 1925 e 1935 circa, dove il Giappone cerca in ogni modo di recuperare il passo con l'industria bellica occidentale, preparandosi al conflitto.
Mitsubishi G1M, un prototipo di bombardiere giapponese.
Il nostro protagonista infatti non è un semplice progettista, ma come scopriremo in seguito, sarà l'ideatore e realizzatore del Mitsubishi A5M e del A6M, il famosissimo caccia "Zero", molte volte citato nei documentari e film inerenti alla seconda guerra mondiale.
Curiosamente il film non parla di guerra, ma al 99% della vita privata di Jirō, costretto a barcamenarsi tra la storia d'amore con la bella Nahoko, una giovane ragazza conosciuta alcuni anni prima; e le problematiche della ditta dove lavora, appunto la
Mitsubishi, al tempo molto indietro rispetto alle altre industrie.

 
Nahoko, la ragazza del protagonista.

Impressioni
Il mio parere è che questo film sia molto bello e delicato, anche se sul subito uno può rimanere con il senso di insoddisfazione, come se dovesse essere più lungo (nonostante le 2 ore), forse perchè effettivamente a tratti ci si aspetta uno scontro bellico che non arriva.


Oltre all'ottima grafica e ai colori come sempre incredibili, ho apprezzato molto anche la ricercatezza estrema del particolare, basti pensare che ogni aereo che appare è realmente esistito, così come tutti i personaggi che appaiono.
Miyazaki assieme ad alcune delle sue creazioni. ^^
Voglio aggiungere un parere anche sulla colonna sonora, costruita in modo da avvolgere il film come una coperta, senza essere mai invadente ma che si amalgama perfettamente alle scene e ai disegni.


Bravo Miyazaki, hai fatto veramente un buon lavoro per onorare il tuo Giappone, mostrandone sia le storture che i punti di forza.

-Imrik-

giovedì 16 ottobre 2014

Vademecum per Lucca Comics




Salve, oggi parliamo della fiera più agognata, frequentata e discussa d'Italia, ovvero il Lucca Comics&Games, così scriverò una serie di suggerimenti utili.

Premessa, Lucca comics nasce come fiera principalmente fumettistica nel 1993 derivata dal vecchio salone del fumetto datato 1966. Nei primi anni era una fiera con cadenza semestrale, divenuta poi annuale dal 1996.

Ok, sappiate che io frequento quella fiera dal 1995 e sono memore dell'ultima sua edizione primaverile (si c'ho un'età ), pertanto ne ho viste di cotte e di crude, cose che voi umani non potete nemmeno immaginare; ho visto le code agli sportelli lunghe centinaia di metri, ho visto l'avvento dei Pokémon e del primo tizio vestito da Pikachu pestato dai giocatori di Magic, ho visto il Macaluso quando ancora non veniva cacciato dagli standisti (cercatevi su internet "caccia al Macaluso" per conoscere questa santa pratica.)

Ad ogni modo, veniamo al nocciolo della questione, ovvero i consigli utili di un veterano di questa fiera.

Fase 1: il viaggio. Se potete evitate i treni; sono carri bestiame, soprattutto se vi portate dietro cosplay o materiali ingombranti e fragili. Un altro difetto del treno è che sarà probabile che ritardi o che fisicamente non riusciate ad entrarvici, rischiando di rimanere a Lucca fino ad orari improbabili.
Se andate in macchina, state ben attenti a non avventurarvi nella città perchè quasi tutti i posti sono per residenti o a pagamento, quindi vi converrà parcheggiare in esterno. Il mio consiglio è quello di spostarsi nella zona dietro il MC Donald's che si trova all'uscita dell'autostrada di Lucca Ovest; là c'è una zona commerciale con parecchi parcheggi gratis e non è molto lontano dalla fiera.
Se desiderate invece tentare la via delle stradine laterali, mi raccomando di annotarvi il nome della strada per poterla ritrovare, o comunque cercare dei punti di riferimento per evitare di girare come dei pirla alla ricerca della macchina perduta.

Fase 2: biglietto. Qua ci sono poche scorciatoie, c'è da fare 2 file, una per il biglietto e l'altra per il braccialetto da esporre (NB la parte sulle mura è gratuita, se vi interessa solo quella zona, potete vagliare di risparmiare soldi e tempo nelle file).
L'unica scorciatoia è mandare un amico a fare la fila del biglietto per voi, o comunque fare in modo di fare un abbonamento per più giorni così da evitare quotidianamente la fila dei biglietti, fermo restando che quella dei braccialetti è inevitabile se vorrete entrare negli stand.

Fase 3: la fiera. L'accorgimento principale è portarvi del cibo da casa, perchè a Lucca spesso nei periodi di fiera le libagioni prendono dei prezzi assurdi, inoltre rischiate di fare file enormi anche lì.
Altra cosa molto, molto importante è quella di non tenere oggetti di valore nello zaino, dato che le fiere così affollate si riempiono di persone dalle mani lunghe, quindi cellulari, portafogli e altri effetti ben chiusi in tasca e mai nelle cerniere esterne degli zainetti (non avete idea di quanta gente abbia "perso" il cellulare a Lucca). Un altro utensile basilare per la fiera è un ombrello ripiegabile, dato il meteo spesso avverso; se proprio volete essere perfettini, munitevi di un paio di buste di plastica ulteriori in cui sigillare gli acquisti.

Fase 4: il ritorno. Beh, per ritoranre ci sarà sempre traffico, quindi mettersi l'anima in pace e affrontare la via con serenità. Se siete una macchinata di persone che poi in fiera si divideranno, come solitamente sono io, il consiglio è quello di impostare un punto di ritrovo a una cert'ora per ritrovarsi facilmente e decidere cosa fare nella serata; per esempio solitamente io mi ritrovo con il resto della macchinata alle 18:30 davanti a un bar preciso.

NB: accorgimento molto importante: data l'enorme e inusuale concentrazione di persone munite di telefonini, trovare una cella libera è quasi impossibile, quindi calcolate che fino a che un tot di gente non comincia ad andarsene, i cellulari saranno inutilizzabili !!!

Detto tutto ciò, questo è un link con le prime infornazioni sul Lucca Comics 2014!
 http://leganerd.com/2014/07/03/programma-lucca-comics-games-2014/

Detto ciò, seppure con largo anticipo,
buona fiera a tutti ^^

-Imrik-